Oggi giorno, quasi tutti vanno in palestra … e non ci si vergogna…, anzi si investono tante energie, tempo e denaro pur di ottenere il proprio obiettivo.

Si sa che nessuno si addormenta flaccido e si sveglia il giorno seguente tutto muscoli e tonificato.

Lavorare su se stessi non è una passeggiata, è:

- faticoso

- doloroso

- impegnativo

- complesso

- difficile

- stancante

- destabilizzante (in alcuni momenti)

sia per il paziente sia per il terapeuta poichè si lavora in empatia.

Comporta lo sforzo di guardare in faccia le nostre ferite sanguinanti, piangere per quel dolore, disperarci per le ingiustizie, esserne consolati, aiutati a diventare amorevoli e responsabili, in poche parole GENITORI DI NOI STESSI, a non deformare o ad arenarci nei ricordi per rimanere nel ruolo di “vittima”, ma prenderci la responsabilità adulta di scelte difficili, dolorose e a volte impopolari ma necessarie.

Se non fosse così duro, sarebbe magico, finto e superficiale.

Fare Psicoterapia Psicoanalitica ha come obiettivo arrivare a prendere la vita con leggerezza. Leggerezza non vuol dire superficialità, ma planare sulle cose dall’ alto, non avere macigni nel cuore.

La leggerezza per me si associa con la PRECISIONE e la DETERMINAZIONE, non con la vaghezza e l’ abbandono al caso.

GUARIRE non significa che la “ferita” non sia mai esistita.

Significa che la “ferita” ha smesso di controllare la nostra vita.

Paul Valèry ha detto: “Si deve essere leggeri come l’ uccello che vola e non come la piuma”.

Dott.ssa Denise Carlino

Psicologa Psicoterapeuta Gruppoanalista