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ORFANO AFFETTIVO

  • published on26, apr, 2024
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ORFANO AFFETTIVO
Mi piacerebbe condividere con voi alcune riflessioni su un tema molto importante, sul quale molto spesso si viene fraintesi.
E’ un tema che mi accingo a scrivere, citando anche la grande psicoanalista Alice Miller che ha dedicato la sua vita alla scoperta sia della sua verità, sia delle verità che ruotano intorno al mondo dell’ infanzia.
Alice Miller ha parlato molto della cosiddetta “pedagogia nera” ossia tutto quello che viene fatto ai figli in nome della parola EDUCAZIONE che però non ha nulla di educativo in molte situazioni.
Ciò che il genitore crede educativo, in maniera subdola può diventare ineducativo e inaffettivo per il figlio-bambino; se tutto ciò negli anni non verrà elaborato in consapevolezza dal figlio divenuto adulto, finirà per trasformarsi in lui in sofferenza.
Non dimentichiamoci che la verità viene sempre fuori, la verità rifiuta di nascondersi e quindi il figlio-adulto arriverà a somatizzare il malessere nascosto.
Cosa significa SOMATIZZARE ?
Significa che tutto il dolore, la rabbia, l’ aggressività, ciò che non ci piace, insomma il malessere interno “deraglia” e si sviluppano diverse malattie autoimmuni o disagi psicologici come ansia generalizzata, attacchi di panico, disturbi dell’ alimentazione, depressione etc.
Molto spesso questo stile educativo viene tramandato inconsapevolmente ai propri figli divenendo una “catena” che va a trasmettersi a livello TRANSGENERAZIONALE e non genetico.
I figli, una volta adulti, che denunciano di stare male a livello emotivo e intraprendono un percorso introspettivo profondo, riusciranno ad arrivare alla consapevolezza di se stessi e a dare un significato alle loro paure o al loro malessere.
Non è per nulla facile ed immediato perché con il trascorrere degli anni si calcificano tutti quei meccanismi di difesa che un figlio mette in campo sin da quando è piccolo per sopravvivere.
Di conseguenza i figli-adulti non vanno costretti a perdonare i propri genitori, nè a riconciliarsi con loro, perché questa operazione si baserebbe sull’ omertà e sul “METTI VIA QUELLO CHE TI HANNO FATTO, NON CI PENSARE, NONO VEDERLA (la verità) !!”
In questa forzatura c’è tanta violenza subdola e psicologica, c’è tanta manipolazione:
<< PERDONALI, PORTA LORO RISPETTO PERCHE’ SONO I TUOI GENITORI >>.
Questa frase include il fatto che i genitori dovrebbero essere perdonati in virtù di un RUOLO non in virtù di una RELAZIONE AFFETTIVA, di un NUTRIMENTO AFFETTIVO basato su di un amore incondizionato, su un imperfezione del genitore, sulla consapevolezza e sull’ umanità.
I figli-adulti vanno lasciati liberi di trovare la loro GIUSTA DISTANZA nella quale stare nel rapporto con i propri genitori.
Il vero perdono passa attraverso la rabbia e quindi non si basa sulla negazione dell’ odio, ma attraverso l’ elaborazione di questo sentimento per riconciliarsi con i propri punti di riferimento, ovvero i propri genitori.
Dott.ssa Denise Carlino
Psicologa Psicoterapeuta Gruppo-Analista

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