La violenza verbale fa male.

Entra come un cancro nelle ossa.

La parole hanno un peso, gravano sull’ anima.

Le parole hanno un eco; informano il corpo e lo spirito.

Le parole hanno un impatto sulla psiche.

Modellano la nostra mente ed il nostro divenire.

Condizionano la nostra relazione con noi stessi e gli altri.

L’ umiliazione passa attraverso il verbo.

L’ abuso di potere passa attraverso il verbo.

La svalutazione, il tradimento, il rifiuto, possono passare attraverso la parola.

Tutto ciò non si può normalizzare.

Non si deve.

Come ci si rivolge ai figli, agli amati, alla nostra comunità è come noi parliamo a noi stessi è come noi siamo e ci presentiamo.

“Io non sto più zitta.

In fondo non lo sono mai stata, il mio corpo ha sempre parlato.

Un tempo con la psoriasi, poi con la bulimia, poi con la fuga…

Il mio corpo mi ha sempre detto: URLA, COMBATTI, LIBERATI, LOTTA.

Poi sono arrivate le emozioni che uscivano perchè dentro non c’ era più spazio. Perchè stavano consumando se stesse. Perchè mi volevano troppo bene per non venire in salvo.

Successivamente è arrivata la consapevolezza.

Quella maestria che dall’ alto mi ha fatto vedere che tutto sta perfettamente al suo posto.

La consapevolezza ha una voce.

Non urla ma si fa sentire.

E’ la mia integrità.

La mia sete di verità.

La mia fame di giustizia.

Io non resto complice dell’ ignoranza che lascia l’ essere umano in un bagno di sofferenza”.

Guardate avanti, ma soprattutto guardate dentro di voi.

La strada da percorrere è tutta lì.

Dott.ssa Denise Carlino

Psicologa Psicoterapeuta Gruppo-Analista