“Perché quando qualcuno combatte contro una malattia fisica è un eroe… mentre se combatte contro un disagio psicologico è considerato un debole ?

Tutte le sofferenze e tutti i dolori hanno diritto di dignità e ogni persona che soffre merita rispetto e incoraggiamento.

Ogni persona merita di chiedere aiuto ad uno specialista in quanto un disagio psicologico è alla base di molte malattie organiche; nessun familiare o amico può aiutare chi sta soffrendo sia perché non ha gli strumenti, sia perché è coinvolto emotivamente ed è per questo che può solo aggravare il malessere… tanto da portare il soggetto a gesti violenti di autolesionismo o estremi come il suicidio.

Raccontarsi non è facile, è doloroso.

Come affermo sempre la psicoterapia è come la palestra: bisogna farla spesso e sentire la fatica, il sudore, i muscoli indolenziti, ci vuole PAZIENZA, COSTANZA e soprattutto DETERMINAZIONE.

È necessario che ognuno di noi scenda a toccare il fondo e accetti il malessere per poi risalire con il supporto dello psicoterapeuta.

Per tutto questo non bisogna assolutamente VERGOGNARSI perché chi intraprende un percorso di psicoterapia sta combattendo una battaglia personale con la vita e chiedere aiuto fornisce dignità e valore alle proprie sofferenze e alla propria persona.

Sento spesso frasi del tipo: “dottoressa vorrei venire a fare due chiacchiere”.

Questa frase designa svalutazione verso se stessi e verso il proprio dolore ma comprendo che è purtroppo un sentimento di VERGOGNA, un sentimento così comune ma così inespresso, un turbamento interiore che porta a nascondere parti essenziali della nostra personalità.

Il fatto che i disagi emotivi e i malesseri psicologici siano invisibili non li rende inesistenti.

A chiunque desideri lottare per guarire (qualsiasi sia la sua battaglia) auguro di trovare sempre il coraggio di non vergognarsi e di non arrendersi nel ritrovare la propria serenità e la luce interiore.